La Storia di Palazzo de Gregorio
La creazione di Palazzo De Gregorio al Molo è legata al processo di costruzione e di sviluppo del contesto dell’area portuale extraurbana di Palermo, nata in seguito al cinquecentesco Molo Nuovo, costruito a partire dal 1567.
La Storia
La Storia Palazzo al Molo

Alla fine del XVIII secolo, nel 1792, la famiglia de Gregorio, precedentemente domiciliata in una dimora nella contrada Petrazzi circondata da giardini rigogliosi, acquistò l’imponente struttura. Questo edificio godeva di una posizione eccezionale, con una vista panoramica sul golfo di Palermo, affacciato da un lato sul mare, teatro di fervide attività commerciali e portuali, e dall’altro su vasti giardini che si estendevano fino alle pendici del monte Pellegrino, arricchiti da coltivazioni di canna da zucchero, sommacco e agrumi.

Nel corso dei secoli, il complesso monumentale di Palazzo De Gregorio ha visto numerose trasformazioni, tra cui spicca il rifacimento del prospetto principale nel 1865. I De Gregorio commissionarono l’opera all’architetto vicentino Caregaro Negrin, che realizzò un progetto in puro stile neoclassico. Il palazzo è organizzato attorno a un cortile interno, impreziosito da una fontana in stile roccaille, da cui si dipartono gli ambienti e i saloni nobiliari.

Nel lato meridionale del piano nobile si trova il salone delle feste, caratterizzato da un soffitto affrescato e decorato con stucchi in altorilievo; adiacente al salone, si trova l’antica cappella utilizzata per le funzioni religiose dai frequentatori dell’edificio. Sul lato occidentale è presente
una torre, eretta nel 1868 dal marchese Camillo De Gregorio, che serviva per scambi di segnalazioni tramite bandiere con una torretta gemella presso la Villa dei Petrazzi, per comunicare l’avvistamento di cacciagione nelle vicinanze.

Il recente sviluppo del cantiere navale vicino a Palazzo De Gregorio rappresenta un’interessante
sinergia tra il patrimonio storico e l’innovazione industriale. Questo legame tra il nuovo e
l’antico offre ai visitatori una doppia visuale: uno sguardo verso il futuro industriale e
tecnologico dell’area e un collegamento con il passato glorioso del palazzo, rendendo ogni visita
un’esperienza unica e completa.
Storia e Cultura
Un Incontro di Grandi Personalità

Palazzo De Gregorio si è affermato nel tempo come un luogo di incontro per molte personalità illustri e influenti. Tra gli ospiti di spicco, figurano Lord Nelson e Lady Hamilton, figure emblematiche dell’epoca napoleonica, il Maestro di cappella Benedetto Baldi, e il celebre compositore Richard Wagner. Quest’ultimo, in particolare, durante il periodo di composizione del suo famoso opera “Parsifal”, era un frequente visitatore dei salotti del palazzo, dove si intratteneva con il marchese Antonio De Gregorio Brunaccini (1855-1930) e Paolo Lioy, un rinomato scienziato vicentino.
La presenza di queste figure ha contribuito a creare un ambiente ricco di dialogo culturale e scambio intellettuale. Inoltre, la visita del Re di Svezia avvenuta qualche anno fa, un appassionato della figura di Lord Nelson, ha ulteriormente consolidato la reputazione di Palazzo De Gregorio come centro di attrazione culturale. La sua passione per Nelson lo portò a visitare il palazzo per approfondire la sua conoscenza e ammirazione verso il famoso ammiraglio britannico, immergendosi nell’atmosfera storica che solo un luogo come Palazzo De Gregorio può offrire.
Questo flusso continuo di artisti e personalità storiche ha trasformato Palazzo De Gregorio in una sorta di “scatola dei ricordi”, un deposito vivente di storie e ricordi che oggi conserviamo come testimone prezioso di una società e di un’epoca. Preservando con cura la storicità, la tradizione e la cultura del luogo, Palazzo De Gregorio rappresenta un esemplare unico nel suo genere.

La Famiglia De Gregorio
La Famiglia De Gregorio
Ruolo e Influenza
Famiglia De Gregorio Storia e Eredità
La famiglia De Gregorio arrivò in Italia con l’entourage di Federico Barbarossa, stabilendosi in Sicilia tra il 1152 e il 1190. Da allora, molti membri della famiglia si sono distinti in vari ambiti come la politica, la guerra e le arti. Alcuni dei membri più notevoli includono:


Passaggi 01
Andrea De Gregorio, che fu consigliere di Stato di Carlo VIII Re di Francia, partecipando alla conquista del Regno di Napoli nel 1493.

Passaggi 02
Pietro De Gregorio, che ricoprì il ruolo di Vicario Generale del Regno di Sicilia e fu ambasciatore presso l'Imperatore Carlo V nel 1521.

Passaggi 03
Don Pietro Giovanni De Gregorio, Tesoriere Generale del Regno di Sicilia nel 1566.

Passaggi 04
Don Pietro, presidente della Corte di Giustizia di Palermo, chiamato a Madrid come Reggente del Supremo Consiglio d'Italia nel 1650.

Passaggi 05
Tommaso De Gregorio, che fu Cavaliere di Malta e Priore di Venezia nel 1618.

Passaggi 06
Leopoldo De Gregorio, noto come il Marchese di Squillaci, che servì come Vicerè delle Due Sicilie e primo ministro sotto re Carlo III di Spagna nel 1753.

Passaggi 07
I religiosi Giovanni ed Emanuele, menzionati anche da Massimo d’Azeglio per essere stati al fianco di Papa Pio VII durante il suo trasporto in catene in Francia.

Passaggi 08
Camillo De Gregorio, che, in qualità di Regio Secreto, insieme al Vicerè Domenico Caracciolo, abolì l'Inquisizione in Sicilia nel 1792.

Passaggi 09
Emanuele de Gregorio, cardinale che fu considerato per il soglio pontificio nel 1829 e nel 1830.

Passaggi 10
Antonio De Gregorio, un illustre geologo e paleontologo che scrisse ben 630 opere nel corso della sua vita fino al 1930.
- Andrea De Gregorio, che fu consigliere di Stato di Carlo VIII Re di Francia, partecipando alla conquista del Regno di Napoli nel 1493.
- Pietro De Gregorio, che ricoprì il ruolo di Vicario Generale del Regno di Sicilia e fu ambasciatore presso l'Imperatore Carlo V nel 1521.
- Don Pietro Giovanni De Gregorio, Tesoriere Generale del Regno di Sicilia nel 1566.
- Don Pietro, presidente della Corte di Giustizia di Palermo, chiamato a Madrid come Reggente del Supremo Consiglio d'Italia nel 1650.
- Tommaso De Gregorio, che fu Cavaliere di Malta e Priore di Venezia nel 1618.
- Leopoldo De Gregorio, noto come il Marchese di Squillaci, che servì come Vicerè delle Due Sicilie e primo ministro sotto re Carlo III di Spagna nel 1753.
- I religiosi Giovanni ed Emanuele, menzionati anche da Massimo d’Azeglio per essere stati al fianco di Papa Pio VII durante il suo trasporto in catene in Francia.
- Camillo De Gregorio, che, in qualità di Regio Secreto, insieme al Vicerè Domenico Caracciolo, abolì l'Inquisizione in Sicilia nel 1792.
- Emanuele de Gregorio, cardinale che fu considerato per il soglio pontificio nel 1829 e nel 1830.
- Antonio De Gregorio, un illustre geologo e paleontologo che scrisse ben 630 opere nel corso della sua vita fino al 1930.
